Cattedrale

La Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale della Santa Vergine Maria Assunta, nota semplicemente come Duomo oppure Cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede arcivescovile dell’omonima arcidiocesi metropolitana.

Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità nell’ambito del sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale.

La Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale di Palermo è un nobile tempio dedicato alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. La patrona principale della città è Santa Rosalia, a cui è dedicata la cappella reale-senatoria sul lato meridionale, ubicata nell’abside minore del transetto destro, nella quale trovasi la preziosa e monumentale urna argentea che custodisce il corpo della santa.

L’arca reliquiaria della patrona, realizzata fra il 1631 e il 1637, è uno straordinario capolavoro delle arti decorative, massima espressione del barocco Siciliano, raffinatissimo e superbo lavoro di argentieri palermitani e monumento processionale senza eguali, condotto in devota processione ogni anno per le vie della città il 15 luglio. Importantissimo è il culto che Palermo e la Sicilia tributano alla Vergine Maria, venerazione che trova fondamento nel rapporto epistolare tra l’ambasceria del Senato Messinese e Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, secondo il dogma Theotókos formulato dal Concilio di Efeso e riaffermato da alcuni principii del Concilio di Nicea I. Legame rafforzato dall’opera evangelizzatrice degli Apostoli, San Pietro e San Paolo, nei rispettivi transiti in terra sicula.

In tutte le accezioni la Vergine Maria è patrona delle principali città dell’isola, patrona primaria della Arcidiocesi e della Città di Palermo (il patronato dell’Immacolata è al di sopra di tutti i patronati dei santi, di cui Palermo ne ha una lunga lista con a capo, appunto, Santa Rosalia).

Con Gualtiero Offamilio la Basilica Cattedrale viene dedicata all’Assunzione della Vergine rappresentata in tre diverse grafie. Una è la Dormizione della Madre di Dio o «Koimesis tes Theotokou» o «Dormitio Virginis», che appartiene alla tradizione bizantina, le altre due appartenenti alla tradizione latina (l’Assunzione e l’Incoronazione in cielo).

  • Nella prima, la Vergine Maria è rappresentata sul letto di morte, circondata dagli apostoli e una bambina, quest’ultima simboleggia l’anima pura di Maria pronta a salire al cielo. Questa iconografia è spesso rappresentata anche da artisti latini con il titolo di Dormitio Virginis, fino all’attuazione delle disposizioni della riforma del Concilio di Trento (1545 – 1563). Raffigurazione mirabilmente ripresa e illustrata nel “teatrino” marmoreo, opera di Antonello Gagini, dove i Sette Arcangeli aprono il corteo processionale, uno di essi conduce per mano una bambina, gli Apostoli trasportano e seguono la lettiga o catafalco funebre.
  • Assunzione: la tradizione iconografica della Chiesa Latina rappresenta la Vergine in preghiera ascendente verso il cielo in un cerchio di nuvole e circondata, sorretta, sospinta e quasi trasportata dai Sette Arcangeli.
  • Incoronazione: la rappresentazione raffigura la Vergine insieme a Gesù Cristo seduti su due troni in cielo tra le nuvole e angeli, nel momento in cui il figlio cinge con una corona il capo della madre.

I Sette Arcangeli e gli Angeli che accompagnano le varie raffigurazioni sono elementi iconografici comuni legati alla topografia delle immediate adiacenze della cattedrale: la primitiva chiesa e monastero dei Sette Angeli, la strada e la chiesa dell’Angelo Custode. Sulla facciata occidentale, accoglie il pellegrino la Madonna del Tocco o Madonna della Porta, allegoria della Vergine Maria quale porta d’accesso verso Dio. La Madonna della Luce, poi più comunemente nota in Sicilia come Madonna del Lume, verosimilmente un derivato della Vergine Odighitria bizantina, che è colei che indica la via, la direzione, la “Santa Maria del Cammino”. Riconducibile nella tradizione siciliana alla Madonna del Lume, identificabile e configurabile nella protettrice dei viaggi via mare, dei porti, dei fari. Immediato il collegamento con l’alta torre di segnalazione – odierno campanile – posta davanti al duomo, incastonata nella cerchia delle antichissime mura difensive della città. La Vergine Maria: “luce”, “faro”, “via”, “rivelazione della meta” nel cammino terreno del credente lungo la strada verso il vero compimento.

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